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Valeria Nuzzo

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VALERIA NUZZO

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Anarchica nella ricerca costante di linguaggi capaci di esprimere l’urgenza del mondo interiore, la mia produzione spazia da opere astratte, ad altre in cui è presente una dimensione debolmente figurativa in cui la rappresentazione del naturale, liberata dal bisogno descrittivo, si realizza attraverso la materia, la forma e il colore. Produco sollecitata dalla pressione impellente della mia sfera immaginativa, dalla contemplazione della natura, in particolare delle forme marine e biologiche, e dalla persistenza nella memoria di un patrimonio di immagini, di segni archetipici, inconsciamente archiviati, che, una volta depositati sulla tela, sembrano organizzarsi in un autonomo universo lirico di forme, che fuoriesce spesso innescato dal gesto e dall’uso di materiali non convenzionali (legno, segatura, bitume, etc.). La materia grezza del bitume origina concrezioni, spessori, tagli, solchi e forme la cui brutalità e casualità - solo apparente - razionalizzo successivamente; ciò grazie all’uso disciplinato di ulteriori forme e del colore attentamente calibrati, alla ricerca dell’equilibrio e della sintesi compositiva, di un’armonia ricomposta in cui sento risiedere l’appagamento ultimo del mio istinto creativo.


Ultime personali e premi
Personale BIOMORFIE, 06-14 luglio 2024 – Positano, Uffico del Turismo Luca Vespoli,
Presentazione a cura di Matilde Romito e Mario Quadraroli ; 3 -10 Dicembre 2022 – Personale
Percorsi di forme, le Stanze dell’arte, Palazzo Fruscione, Salerno (SA); Dal 9 al 18 Febbraio
2024 – Personale IN-TO the Deep  - Le stanze dell’Arte – nell’ambito della rassegna “Personali a
Palazzo Fruscione”, a cura di Olga Marciano; Vincitrice secondo premio sezione Astratta IV e V
edizione della Biennale di Salerno (Palazzo Fruscione, Salerno, a cura di G. Gorga).

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Pittrice salernitana, la mia produzione spazia da opere astratte di forte componente geometrica ad altre di carattere maggiormente informale, originate talvolta dalla violenza del gesto ed  in cui spesso è presente una dimensione materica, sortita attraverso l’uso di materiali non convenzionali come il bitume, mentre  in altre ancora si affaccia il figurativo, espresso in forma lirica e talvolta surreale, per cui possono emergere sulla superficie della tela ambigue figure zoomorfe in fecondo dialogo con forme astratte. La genesi delle mie opere, sollecitate da una forte urgenza espressiva, è inizialmente emozionale, mentre in un secondo momento “porto a ragionamento” le forme ed i colori, alla ricerca di un equilibrio visivo che devo sentire appagante delle mie pulsioni originarie.

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