Luigi Colombo
Luigi Colombo
Nell’arte il tempo è un problema esistenziale da approfondire, da studiare, da risolvere, da prolungare…
Proust sostiene che solo il passato è reale. Pistoletto modifica il punto di osservazione con la fase del “dipinto specchiante” che ferma il tempo in una continuità inalterata.
Colui si presenta come autore eclettico, che va oltre l’atto del dipingere, intervenendo preferibilmente sulla materia con un segno espressivo, simbolico che affronta sfide universali arrivando da una ispirazione informale ad un risultato totalmente concettuale.
Nel suo ispirato messaggio sottolinea la centralità dell’uomo, e il contestuale superamento dell’idea di ridurre la splendida occasione della vita ad un semplice scorrere di minuti, che annulla inevitabilmente ogni aspettativa o speranza di pace e serenità.
Colui denuncia poeticamente l’uomo per la sua vana ricerca e suggerisce la centralità dell’”io” quale unico valore inattaccabile e senza tempo.
Colombo Luigi in arte “CoLui”
Nato a Caronno Pertusella il 10 ottobre 1950
Ha avuto una educazione rigida e religiosa, ha sempre avuto la passione per gli studi filosofici, marxisti, religiosi e socioesistenziali, protagonista insieme ad amici e compagni di scuola dei movimenti del “68”
Sulla spinta del “68”, fanno seguito anni di intenso impegno nel sociale, di pratica religiosa, di incontri comunitari con gruppi cattolici di tutta Italia, di attenzione agli insegnamenti dei grandi movimenti marxisti e maoisti, delle grandi personalità che hanno segnato quel periodo.
Nell’autunno del 1972 parte per Roma, con una valigia di cartone, seguendo la scelta del “cuore” .
Nel dicembre 75 inizia l’insegnamento alle scuole medie fino al 2008 in concomitanza con il pensionamento. Nel 1977 consegue l’abilitazione all’insegnamento, sostiene esami universitari prima in Giurisprudenza e poi in Architettura, studia, insegna e lavora contemporaneamente.
Nel 2002 pubblica il volume “Io come me” (www.colui.eu) una raccolta di pitture, sculture, poesie, riflessioni che raccolgono vent’anni di impegno artistico, il volume viene usato come testo all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
Lascia il lavoro attivo nel 2018 e da allora si dedica, quasi esclusivamente, alla sua passione artistica: sta preparando una seconda pubblicazione “Io come noi” con nuovi e vecchi lavori.
Le due opere “IMPRONTE” e “L’ARTEinMANO” ( multimateriche e tecnica mista cm. 101x95) presentate sono recentissime (luglio 21) ma sono il frutto di un percorso che inizia proprio dalle “impronte” lasciate dal vissuto umano e artistico sempre alla ricerca di nuove mete.
Le due produzioni protette da un diaframma di rete metallica consumata (raccolta dalla strada) vogliono significare l’impegno a cercare gli insegnamenti che non si fermano alle apparenze ma si trovano nel sottostante, quasi nascosti: in “IMPRONTE”, attraverso il buco di una rete, un cammino e una meta senza fine; nell’ “L’ARTEinMANO”, attraverso il lavoro quotidiano, l’artista militante prende l’arte in mano facendosene carico e diventando testimone.
I due lavori presentano cornici fatte di legni segnati dal tempo passato e da passpartout che segnano il tempo presente, mutando in relazione all’ambiente in cui vengono posti.